Spirometria in età pediatrica

Spirirometria in età pediatrica: quando fare il test ai bambini

L’asma è una delle patologie più frequenti nei bambini: interessa il 10% dei pazienti in età pediatrica, quindi uno su dieci. Riconoscere l’asma fin dai primi segnali è molto importante per prescrivere al bambino le terapie adeguate, tenere sotto controllo i sintomi e educare l’intera famiglia a gestire la malattia. E qui che viene in aiuto la spirometria, utilizzata per diagnosticare, gestire e monitorare le patologie respiratorie.

Che cos’è le spirometria?

La spirometria è il test più comunemente utilizzato per valutare la funzionalità respiratoria. È particolarmente importante nelle forme ricorrenti e croniche di asma nei bambini in età scolare con problemi respiratori. Fornisce informazioni sulla quantità d’aria (i volumi) emessa all’esterno dell’organismo e sulla velocità (i flussi) con cui essa viaggia e fuoriesce dall’apparato respiratorio.

A cosa serve?

Tramite l’interpretazione dei valori è possibile fare diagnosi di malattie respiratorie come l’asma oppure avanzare o avvalorare il sospetto di altre malattie dell’apparato respiratorio. In particolare, viene eseguita per distinguere le malattie respiratorie ostruttive come l’asma bronchiale dalle malattie respiratorie restrittive come le fibrosi polmonari. Ma anche per confermare la diagnosi di asma bronchiale dimostrando che l’ostruzione svelata dalla spirometria è reversibile con la somministrazione di farmaci broncodilatatori. Quindi, in generale viene eseguita la spirometria per monitorare l’evoluzione delle patologie respiratorie e tenere sotto controllo l’efficacia della terapia. Inoltre, viene utilizzata come screening dei soggetti a rischio di sviluppare malattie polmonari.

Come si esegue?

La spirometria consiste nell’esecuzione di un’inspirazione massimale che raggiunga la capacità polmonare totale, seguita da un’espirazione rapida e forzata che va continuata fino allo svuotamento dei polmoni e che corrisponde al raggiungimento del volume residuo, vale a dire la quantità d’aria che resta sempre nei polmoni e che non è possibile espirare.

Quando fare il test ai bambini?

Il test richiede un certo grado di collaborazione, ed è quindi fattibile solitamente in bambini di età superiore a 5-6 anni. Anche se, con le tecniche moderne, in particolare con l’uso degli incentivatori e con personale adeguatamente preparato, è possibile eseguire test attendibili anche dall’età di 3-4 anni. Gli incentivatori sono applicazioni create appositamente per i bambini che rendono visibile il flusso d’aria emesso tramite animazioni molto accattivanti, aiutandoli così a raggiungere la migliore prestazione possibile.

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